Old times good times
Negli anni ’90, si potevano trovare informazioni sui rispettivi campi di interesse solo sui forum presenti su Internet o sulle message board, delle rudimentali bacheche. Da appassionati, seguivamo siti di discussione online in cui i partecipanti potevano intrattenere conversazioni, pubblicare messaggi e vendere oggetti.
Aggiungiamoci pure che sono della “generazione X” e, pertanto, cerco di far convivere le due anime, quella nostalgica dei “bei vecchi tempi” e quella che si proietta al futuro.
L’era dei social media
Nell’era dei social media tutto è veloce, ed è difficile ritrovare un vecchio dibattito su Facebook, per non parlare di Instagram: è quasi impossibile trovarci qualcosa. Persino le idee più acute e i suggerimenti più utili finiscono in un mare magnum, anche sapendo da chi erano stati prodotti. Non siamo noi che dettiamo i ritmi, bensì sono le timeline di Facebook e Instagram.
Comunicazione sintetica e frenetica
Dal momento che trovo molto utili i siti web e i blog “vecchio stile”, dove posso raccogliere idee interessanti per i miei tour e commentare i miei acquisti, ritengo un vantaggio tornare agli anni ’90: ho deciso di aprire un blog sulle attività outdoor, ove pubblicare recensioni di attrezzature e presentare le esperienze sul campo da più punti di vista.
Recentemente mi sono dedicato in prevalenza al bikepacking, ma tra le mie vecchie passioni ci sono la navigazione a vela su cabinati e l’escursionismo. I contenuti sono in continuo aggiornamento perciò, gradualmente, sto trasferendo sul blog i diari di viaggio che ho pubblicato su Facebook nel corso degli ultimi anni. L’idea sarebbe anche riportare esperienze precedenti, utili a chi volesse trarne idee per i propri viaggi.
La rete di “Spinning the Wheel – Italy”
La rete di “Spinning the Wheel – Italy”, ovviamente, viene alimentata dai follower sulla pagina Facebook e degli account Instagram e YouTube. Mettete un like e attivate le notifiche, ve ne sarò grato.

Perché “Spinning the Wheel”
Tra i suggerimenti dati a chi intende attivare un blog, c’è quello di utilizzare denominazioni originali, che non possano essere facilmente confuse con altre già adottate. Spinning the Wheel, in prima battuta, è la famosa canzone di George Michael. In seconda battuta, è molto usata per indicare siti di gioco d’azzardo online. Mi sono detto, però che avrei dovuto giocare d’azzardo anch’io, per cominciare questo blog! A sciogliere il dubbio, mi ha aiutato una citazione che ho trovato mentre valutavo le varie ipotesi di nome da attribuirgli:
Can’t reinvent the wheel. But you can put your own spin on it.
Lauren Beukes, The Shining Girls
Dovevo dare alla ruota una spinta, per cominciare a farla girare dove volevo.
To spin your wheel, nei paesi anglosassoni, sta per: to waste time doing things that achieve nothing. Insomma, un divertissement, una perdita di tempo, un esercizio di stile. In effetti, non posso dire che – almeno per ora – Spinning the Wheel il blog sia qualcosa di diverso da ciò. Tuttavia, è un po’ il mio diario di viaggio, un po’ il mio taccuino da giornalista, col quale condividere coi lettori ciò che mi piace. Altra citazione, celeberrima (apocrifa?):
Happiness only real when shared.
Christopher Mc Candless, Into the Wild
Forse sono un po’ matto a profondere tanto tempo in un’attività che ha poca visibilità. Per continuare sull’onda delle citazioni, a questo punto ci sta bene John Lennon con Watching the Wheels:
People say I’m crazy
John Lennon, Watching The Wheels
Doing what I’m doing
Well, they give me all kinds of warnings
To save me from ruin
When I say that I’m okay, well they look at me kinda strange
“Surely, you’re not happy now, you no longer play the game”
In fondo, però, compilare questo blog equivale semplicemente a verbalizzare quello che faccio in parte del mio tempo libero. Perciò… seguitemi e commentate gli articoli, come avete fatto finora sulla mia pagina personale di Facebook. Sarà uno scambio reciproco di idee e un’occasione di crescita.
I siti amici
in calce al blog trovate alcuni link a siti web. Si tratta di amici e non di sponsor, perciò se vorrete visitarli ne saranno sicuramente lieti.
Nota editoriale su “Spinning the Wheel – il blog”
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